JUVENTUS – NAPOLI 3-1
Torino, Stadio Comunale, 17.04.1988
26ª Giornata di Campionato
RETI: 19’ Cabrini (J); 67’ Rush (J); 73’ De
Agostini rig. (J); 83’ Careca (N)
JUVENTUS: Tacconi, Favero, Cabrini; Bruno, Brio,
Tricella; Mauro (88’ Buso), Bonini, Rush; De Agostini, Laudrup (84’ Scirea) – All. Marchesi
NAPOLI: Garella, Ferrara, Francini; Bagni (56’
Filardi), Ferraro, Renica; Careca, De Napoli, Giordano (46’ Carnevale); Maradona, Romano - All.
Bianchi
ARBITRO: Lanese di Messina
CLASSIFICA: Napoli p. 41; Milan p. 39; Roma,
Sampdoria p. 33; Inter, Torino p. 28; Juventus p. 27; Verona p. 24; Cesena p. 23; Fiorentina,
Pescara p. 22; Ascoli p. 20; Como, Pisa p. 19; Avellino p. 18; Empoli p. 15
L'orgoglio della Juventus vale tre reti (subito Cabrini, quindi di
Rush e di De Agostini su rigore), l'orgoglio di Bianchi solo un palo di Carnevale ed un gol di
Careca quando i giochi erano ormai fatti. Anche quelli dell'arbitro Lanese: dopo aver distribuito
fischi assortiti sbagliando spesso la valutazione dei falli, ha pure espulso Cabrini (già
ammonito) perchè in un gesto di gioia aveva calciato lontano la palla del 3-0. Per fortuna (sua,
anche) il direttore di gara non ha inciso sulla partita. Bianconeri superiori per ritmo,
coraggio e iniziative, azzurri con le gambe molli. Se Rino Marchesi vede (meglio tardi che
mai), i frutti del suo lavoro. Bianchi non ha voluto piegarsi all'evidenza dei fatti. Il
tecnico partenopeo ha cercato di forzare il blocco ripresentando l'attacco a tre punte (Careca e
Giordano, poi sostituito da Carnevale, più Maradona). Ma il centrocampo non ha potuto svolgere il
già apprezzato lavoro di spinta e filtro. Nel motore la capolista perde i colpi, e la Juve l'ha
inguaiata con il lavoro oscuro ma efficace di Bonini nella zona, di un Bagni tanto commovente
quanto zoppicante (senza di lui sostituito al 56' da Filardi, la squadra è parsa più zoppa ancora
), con la continuità di Mauro malgrado la valida opposizione di Francini, e soprattutto con
l'efficacia del suo centro-sinistra. Dove De Agostini giocava (bene) largo su De Napoli, sulla
fascia, e Cabrini più accentrato faceva sentire la sua grinta a Romano. Mal appoggiata, la
Ma.Gi.Ca. partenopea finiva nella trappola Bruno (prima su Giordano quindi su Careca), Brio
(Careca, quindi Carnevale) e Favero (addosso a Maradona, a meno che Diego non arretrasse troppo).
Mal protetta, la difesa azzurra faticava e lasciava spazio, tenuta sulla corda da Rush sempre in
agguato, dagli inserimenti di un Laudrup ispiratissimo. Cosi ha vinto, largamente, la squadra con
una sola punta (Rush) che una volta in vantaggio ha colpito in contropiede. Un vecchio copione del
nostro calcio, ma come sempre conta l'interpretazione. La Ma.Gi.Ca. ha cercato di mettere paura
all'avversario con una partenza autoritaria, ma otteneva soltanto un tiro da lontano di Maradona
(deviato da Tricella con rischio di autogol) e una staffilata da lontano di Bagni bloccata da
Tacconi, mentre Lanese vedeva soprattutto falli dei bianconeri (anche quelli inesistenti).
L'arbitro al 19' cambiava rotta: una spinta di Mauro obbligava Francini a toccare la palla oltre il
fondo. Corner dello stesso Mauro, e sul calcio da fermo la difesa del Napoli lasciava un varco
centrale per lo splendido, rabbioso, colpo di testa vincente di Cabrini. Arrivava (da Roma) anche
il gol milanista di Virdis, e la reazione azzurra era nervosa, più istintiva che ragionata. Gli
uomini di Bianchi si sbilanciavano, non trovavano spazi e ne lasciavano alle profonde repliche
avversarie. In un corridoio utile, grazie ad un bel dribbling, si infilava alla mezz'ora Laudrup e
la sua botta era tolta dalla porta da Garella con una delle sue spaccate. Il Napoli, dopo
l'intervallo, si presentava con Carnevale al posto di Giordano e con una serie di offensive più
efficaci. Subito Maradona (combattivo, impegnato, ma soffocato dalla guardia bianconera) dalla
sinistra centrava basso Carnevale con una deviazione volante liberava Careca sul quale scattava a
chiudere Tacconi. La Juve replicava, Rush apriva per Cabrini ma il capitano aveva la palla sul
destro ed il tiro era per Garella. L'occasione che poteva riequilibrare il punteggio si presentava
al Napoli al 63': Carnevale che batteva a rete al volo con violenza ma il suo diagonale rimbalzava
contro la traversa. In contropiede, la Juventus chiudeva i conti. Al 66' De Agostini sfondava sulla
sinistra, e sul perfetto centro a rientrare il sinistro di Rush era un proiettile. Sette minuti
dopo, il 3-0. Su un errore di Ferrario. Mauro toccava per lo scatto di Rush, il quale allargava per
Laudrup. Il danese, vinto il primo dribbling, era agganciato da tergo da Ferrara. Rigore, Garella a
sinistra e bomba di De Agostini dalla parte opposta. Ancora l'assturda espulsione di Cabrini (74')
e il gol in mischia di Careca (83") poi lo scambio delle maglie. Partita dura fra giocatori
seri.