19.02.1984

MILAN - JUVENTUS   0-3

Maglie Milan Juventus 1983/84

MILAN - JUVENTUS 0-3 

Milano, Stadio San Siro, 19.02.1984

20ª Giornata di Campionato


RETI: 13’ Platini (J); 65’ Rossi P. (J); 84’ Vignola (J)


MILAN: Piotti, Gerets, Spinosi (73’ Carotti); Tassotti, Galli F.; Baresi F.; Damiani, Battistini, Blissett; Verza, Evani  - All. Castagner


JUVENTUS: Tacconi, Gentile, Cabrini (86’ Caricola); Bonini, Brio, Scirea; Penzo (56’ Vignola), Tardelli, Rossi P.; Platini, Boniek – All. Trapattoni


ARBITRO: Lo Bello di Siracusa


CLASSIFICA: Juventus p. 30; Roma, Torino p. 26; Fiorentina p. 25; Udinese, Verona p. 24; Inter p. 22; Milan p. 21; Ascoli, Sampdoria p. 20; Pisa p. 16; Lazio, Napoli p. 15; Avellino p. 14; Genoa p. 13; Catania p. 9

 

Rossi, rotto il digiuno. La netta vittoria sul Milan riduce le speranze degli immediati inseguitori. San Siro mette le ali alla Juventus. Più facile del previsto la vittoria dei bianconeri, agevolati anche dall'espulsione di Damiani all'inizio della gara. I rossoneri hanno reagito con rabbia e coraggio, sotto la spinta di un grande Baresi, ma sono riusciti soltanto a punzecchiare. Quando Platini e compagni hanno deciso di affondare i colpi lo hanno fatto senza rischi - Intemperanze del pubblico, il campo invaso da arance, bottiglie e sacchetti di plastica dal nostro. 

Più facile del previsto, per la Juventus, ma non c'è stata partita vera. Ieri, a San Siro iI prato della Scala del calcio, alla line, era un immondezzaio. I tifosi rossoneri hanno gettato di tutto In campo: arance, bottiglie, sacchi di plastica pieni di avanzi di pranzo. Giocatori impegnati a spazzare in tutti i sensi le aree di rigore, un fotografo ferito e persino un palo di Gentile con un mandarino, alla sinistra di Tacconi. Ma non si può mettere questa gazzarra sullo scherzo, se la colpa di tutto è stata 1'espulslone-lampo di Damiani (4' minuto), severa quanto vogliamo, ma ineccepibile, regolamento alla mano. Sceso in campo evidentemente nervoso, o troppo concentralo. .” Flipper” si era subito messo in mostra con una maligna ostruzione a Cabrini e dopo ha reagito a un fallo di gioco dell'avversarlo con un colpo secco al viso. Con il consulto del guardalinee vicinissimo al fattaccio, Lo Bello ha estratto il cartellino rosso. 

Partita rovinata? Senza dubbio, ma da Damiani. Cosi la Juve si e trovata subito davanti un avversario menomato pur se non domo, e per qualche minuto ha dato l'impressione di essere a disagio. Sino al 13'. quando un gol di Platini l'ha tolta dagli impicci, se non dalle paure. Il Milan in dieci si chiudeva nella sua metà campo, con l'assurda e inutile marcatura del lento Gerets su Platini, e partiva in contropiede avendo però In Blissett un punto di riferimento tanto mobile quanto approssimativo nel tocco. Funzionava in pieno solo l'asse Baresi (magnifico) - Battistini ma era troppo poco. I bianconeri comunque, non troppo brillanti in Penzo e Gentile. con Boniek bello solo a tratti, soffrivano gli attacchi più coraggiosi che pericolosi degli avversari E allora - anche per cercare di far uscire dalla loro meta campo i milanisti che pungevano solo di rimessa - scadevano in momenti di melina che irritavano il pubblico. Davvero esagerati, e poco sportivi nel confronti di rivali in inferiorità numerica. I troppi passaggi indietro di Gentile. Scirea e colleghi, quando sarebbe stato più opportuno spingere per cercare il gol della sicurezza. Che è arrivato solo al 18' della ripresa. In pieno forcing rossonero Rossi si involava dalla metà campo per bucare Piotti con un preciso diagonale rasoterra, a conferma di una condizione fisica e di una lucidità invidiabili. E qui la gara finiva per davvero, mentre i fans rossoneri finivano le provviste, scaricandole in rampo. Il terzo gol di Vignola (subentrato a Penzo sfuocato) era un grazioso regalo di Platini al giovane compagno che il francese sente più vicino a lui in fatto di palleggio e di classe. 

Un Milan orgoglioso, ma svantaggiato sin dall'Inizio, una Juve che ha vinto senza patemi, ma è piaciuta più per il controllo dei nervi che per il gioco e non e piaciuto soprattutto l'avvio del secondo tempo, quando un avversarlo in dieci e senza punte valide l'ha messa alle corde, senza che riuscisse a opporre altro che una difesa passiva, disordinata. Il primo ululato del pubblico rossonero è esploso già al terzo minuto per una botta di Evani finita (da due metri di distanza) sul braccio dell'incolpevole Scirea. Quindi, subito, veri fuochi d'artificio per l'espulsione di Damiani. La reazione rabbiosa del Milan per poco non fruttava il gol al 9. Blissett arretrato a centrocampo lanciava Tassotti il quale con solo prato davanti denunciava tutta la sua lentezza e si faceva raggiungere, e stoppare in corner da Cabrini. Platini capiva che non si poteva scherzare, e al 13' andava in gol con la collaborazione di Rossi, che toccava dalla destra al centro un lancio del francese. Michel era pronto all'appuntamento: partiva una botta “sporca” che rimbalzava a terra e ( complice un velo di Penzo) batteva Piotti. 

In vantaggio, la Juve cercava di rallentare, cominciava a contropedalare tenendo la palla. Il Milan era spinto da Baresi, ma non trovava varchi se non per tiri da lontano facile preda di Tacconi. Lo Bello alla mezz'ora non vedeva un netto atterramento di Rossi da parte di Galli, terrore ricambiato nella ripresa per un bloccaggio irregolare di Brio su Gerets e l'unica azione vera del resto del primo tempo presentava al tiro Baresi, tanto bravo nello scambio con Blissett quanto impreciso nella conclusione. Avvio di ripresa con il Milan furente in attacco e la Juve a subire, ma solo punizioni e corner. Al 19' Tassoni pasticciava in appoggio e Boniek “rubava” la palla per lanciare splendidamente in profondità Rossi al quale Galli aveva concesso tre metri. Troppi per un Pablito in forma: scattava, imprendibile e dalla destra batteva Piotti con un secco destro basso trasversale. La partita moriva su questa staffilata imprendibile. Al 40' Platini tornava in cattedra, vinceva un tackle, si allargava sulla sinistra e centrava per Vignola. Dribbling a rientrare e 3 a 0. Troppo per il Milan e anche per la Juve