JUVENTUS – EMPOLI 4-0
Torino, Stadio Comunale, 31.01.1988
17ª Giornata di Campionato
RETI: 2’ Brio (J); 16’ Magrin (J); 60’ Rush rig.
(J); 66’ Magrin (J)
JUVENTUS: Tacconi, Favero (46’ Napoli), Bruno;
Bonini, Brio, Tricella; Mauro, Magrin, Rush; De Agostini, Buso (62’ Alessio) – All. Marchesi
EMPOLI: Drago, Vertova, Pasciullo (70’ Di
Francesco); Della Scala, Lucci, Brambati; Urbano, Cucchi, Ekstroem; Della Monica, Mazzarri (62’
Caccia) - All. Salvemini
ARBITRO: Sguizzato di Verona
CLASSIFICA: Napoli p. 29; Milan p. 25; Roma p.
23; Sampdoria p. 22; Inter p. 20; Juventus p. 18; Cesena, Torino, Verona p. 16; Fiorentina, Pescara
p. 14; Ascoli, Pisa p. 13; Como p. 11; Avellino p. 10; Empoli p. 7
CRONACA: Con l'Empoli il successo più largo della
stagione (ma molti problemi restaNo) La Juve gioca al tiro a segno. Una rete dì Brio dopo appena 2'
disorienta gli avversari - Doppietta di Magrin che cede a Rush l'opportunità di segnare su
rigore.
Da sei giornate non vinceva, da quando piegò l'Ascoli per 1-0 in
casa due mesi fa. E quattro gol la Juventus non li aveva ancora segnati in questo suo campionato
travagliato e atipico per la classifica troppo avara rispetto al potenziale anche se penalizzata da
sfortuna e petardi. C'è riuscita con l'Empoli, contro il quale aveva perso per 1-0 all'andata,
malgrado i soliti problemi a centrocampo dove l'azione, anche in una giornata felice sul piano del
risultato, continua ad essere improvvisata, macchinosa. Di diverso c'è la condizione generale che
consente, grazie alle risorse dei singoli, di sopperire alle lacune di gioco collettivo e alla
mancanza di un vero uomo-squadra, capace di essere i1 punto di riferimento, di inventare e
confezionare palle-gol per Rush e Buso. Ieri non c'erano lo squalificato Cabrini e l'infortunato
Laudrup e Marchesi, con Bruno terzino sinistro, ha riproposto la formula a due punte con Mauro
tornante sulla destra. De Agostini e Magrin ad impostare.
Il discusso Magrin, oltre a propiziare il
passaggio su calcio franco per il bel gol che Brio ha messo a segno dopo appena due minuti con
un'incornata all'incrocio dei pali, ha piazzato una polemica doppietta alla...
Platini, con un gran destro dal limite e un missile terra-aria da trenta metri su
punizione, degna di «le roi» (66'). Magrin, alla sua prima doppietta in bianconero, avrebbe potuto
centrare un clamoroso tris ma generosamente, ha lasciato a Rush la trasformazione del rigore che ha
fruttato il 3-0 al 59'. Tre spunti da campione per l'ex atalantino che non potrà mai ricalcare,
tatticamente, le orme dell'inimitabile Platini. Magrin ha «macchiato» la sua ottima prestazione con
un errore di palleggio sotto la propria porta, costringendo Tacconi a rimediare con un coraggioso
tuffo sui piedi di Urbano, ostacolato anche da Bruno. Si era sul 2-0 e, dopo il brivido, Magrin, De
Agostini, Bruno e Mauro hanno ripreso in pugno la situazione. Probabilmente è stato il campo è un
refolo di vento a tradire Magrin.
Il fondo del terreno è sicuramente uno del peggiori
d'Italia: nelle due aree si è provveduto con sabbia a tappare i buchi, ma il pallone
compie rimbalzi irregolari che. a volte, provocano «lisci» e figuracce. A conferma dello stato di
degrado del vecchio stadio, ieri persino la bandiera nazionale, che campeggia sul pennone centrale
sopra i «distinti», era diventata bicolore: il rosso era stato staccato di netto da una raffica di
vento. Non si sa se per timore che cadessero altri brandelli o per altre ragioni, nell'intervallo
le tre bandiere sono state addirittura ammainate.
Torniamo alla Juventus che sta ritrovando connotazioni e
rendimento più aderenti al suo organico. Ne ha fatto le spese l'Empoli, tramortito dal gol a freddo
di Brio doppiato dal lampo di Magrin. Sotto di due reti, dopo poco più di un quarto d'ora, 1
toscani non hanno avuto la forza di reagire anche perchè Brio ha annullato Ekstroem e l'estro
dell'ex juventino Della Monica, che pure ha impegnato duramente Bonini, non è bastato per liberare
al tiro i compagni. L'Empoli, al 51', ha reclamato il rigore per una trattenuta di Napoli
(subentrato in avvio di ripresa a Favero, vittima di uno stiramento) ai danni di Mazzarri, non
ravvisato dall'arbitro che aveva giustamente sorvolato per un mani in area involontario di Favero
(22'). Tacconi ha corso un paio di pericoli, entrambi su conclusioni di Urbano.
Per il resto ha fatto da spettatore ad una Juventus in crescita
che poteva rendere più consistente la «goleada» se Rush non avesse «stoppato» involontariamente un
tiro insidioso di Brio (28') e se i1 gallese, scattato in posizione regolare (con Alessio in fuori
gioco passivo, giustamente ignorato dall'arbitro che ha sconfessato il guardalinee con bandiera
alzata) non si fosse fatto anticipare un attimo prima di concludere.