05.11.1986

JUVENTUS - REAL MADRID  2-3  D.C.R.

Maglie Juventus Real Madrid 1986/87

JUVENTUS – REAL MADRID 2-3 dcr

Torino, Stadio Comunale, 05.11.1986

Coppa dei Campioni – Ottavi di Finale – Ritorno


RETI: 8’ Cabrini (J)


JUVENTUS: Tacconi, Favero, Cabrini; Bonino, Brio, Caricola; Mauro (106’ Vignola), Manfredonia, Serena; Platini, Laudrup (78’ Briaschi) – All. Marchesi


REAL MADRID: Buyo, Chendo, Camacho; Salguero, Sanchis, Gordillo (115’ Juanito); Butragueno, Michel, Sanchez; Gallego, Valdano - All. Beenhakker


ARBITRO: Pauly (Germania Ovest)


CRONACA: Maledetti rigori! Ancora una volta ci hanno tradito, ancora una volta contro una squadra spagnola abbiamo dovuto abbassare il capo sbagliando i tiri decisive dagli undici metri. Non sappiamo più cosa dire. Questa volta i tiravamo sul nostro campo davanti al pubblico amico e la Juve era anche una squadra che in passato si era fatta rispettare; ricordiamo la stupenda impresa a Tokyo quando proprio ai rigori i bianconeri riuscirono a conquistare la coppa Intercontinentale. Questa volta non ce l’hanno fatta, hanno dovuto abbassare il capo di fronte a un Real che non si dimostrato superiore a loro. Una maledizione. Non sappiamo più che cosa pensare. Evidentemente non abbiamo più né tiratori scelti né uomini dai nervi d’acciaio al momento decisivo. Un vero peccato perché la Juve di questa sera non meritava di uscire dalle Coppe europee. E’ stata protagonista di un grande incontro insieme agli avversari, le due squadre hanno giocato 120’ appassionanti; solo nel secondo dei due tempi supplementari, stravolte dalla fatica, Juve e Real hanno abbassato le armi e hanno puntato tutto sulla lotteria dei rigori. Ma per il resto è stata una battaglia vincente pur se correttissima, con capovolgimenti di fronte continui e squadre che non hanno mai smesso di puntare alla rete avversaria. Ne è nato un solo gol, pura combinazione. Un gol immediatamente realizzato da Cabrini che apriva il cuore alle speranze.. La Juve dopo appena 9’ con una combinazione volante era riuscita a piegare la resistenza del Real. Da quel momento aveva molto tempo a disposizione per realizzare la rete decisiva. Ci ha tentato in tutti i modi ma non ci è riuscita perché il Real è forte, l’ha tenuta sempre in apprensione con i suoi uomini più forti, quel Butragueno e quel Sanchez che sono risultati anche qui, con l’incredibile e infaticabile Gordillo.

La Juve ha tentato in ogni modo di raddoppiare ma evidentemente è mancato qualcosina negli ultimi metri, forse è mancato il miglior Laudrup. Se il danese avesse potuto giocare anche una sola partita prima di quella decisiva di questa sera per mettere a punto un po’ le sue condizioni fisiche, forse la Juve ce l’avrebbe fatta. Infatti proprio Laudrup aveva fallito un gol fatto nei primissimi minuti sullo 0-0. Ripetiamo: con un danese all’altezza della sua fama la Juve avrebbe potuto battere anche questo fortissimo Real perché la partita è stata sempre in bilico, tra le due squadre non c’è stata gran differenza né di occasioni né di gioco, bastava un nulla a far pendere la bilancia a favore dell’una e dell’altra e questa piccola cosa la poteva dare proprio Laudrup. Serena ha combattuto con grande gagliardia fisica, non è stato molto pronto nei tiri a rete anche perché la difesa avversaria chiudeva molto su di lui non concedendogli grandi spazi, però ha lottata con grande determinazione ed è stato davvero un punto di riferimento importante per la manovra d’attacco juventina. Anche Platini ha lavorato molto, ha giocato una partita sicuramente superiore a quella dell’andata, si è reso efficace, anche sotto porta, e sul piano dell’impegno non gli si può rimproverare nulla. Ma straordinaria e sicuramente incredibile è stata la prestazione di Bonini che ha giocato 120’ su tutto il campo andando a chiudere su tutti gli avversari, tutti quelli che sgusciavano via ai propri compagni, sempre lucido e preciso nel disimpegno e capace anche di offrirsi in attacco come un punto di riferimento sempre libero e veloce. Una prova che meritava da sola il passaggio del turno. Da ricordare anche Mauro che ha dispurato un magnifico primo tempo ed in blocco un po’ tutta la difesa con Caricola che si è disimpegnato molto bene e con molta attenzione. Una prova alla fine sfortunata perché non è mai simpatico e bello essere eliminati in questo modo, ma, evidentemente, ci dobbiamo abituare a questa sorte avversa. Ancora una volta abbandoniamo il campo perché sconfitti al di fuori dei 120’ regolamentari.

Il Real proseguirà così il suo cammino sicuro di aver tolto di mezzo dalla coppa dei Campioni l’avversario più pericoloso. Prosegue la sua corsa con merito perché anche a Torino, seppur sia stato sconfitto di misura e seppur abbia corso molti rischi, si è dimostrata una grande squadra con un attacco composto di veri fenomeni. Ciò innalza ancora il merito e nello stesso tempo il rammarico della Juve.

Pubblico record per due squadre di grande lignaggio che per l’occasione di presentano al completo di tutti i loro effettivi se si escludono, combinazione, i due liberi, Scirea e Macheda afflitti da infortuni. Lo spagnolo è fermo da Mondiali messicani, l’italiano si è fatto male da poco, ma proprio non ce l’ha fatta, con suo grande rammarico, a recuperare in tempo. Si scatena “Piedigrotta” quando le due formazioni entrano in campo: bengala, razzi, stendardi. Il Real è in una maglia abbastanza inedita, mentre la Juve si ripresenta in bianconero. Si parte: cerca l’affondo Laudrup ma è Chendo che al 1’ tenta il primo tiro della gara, deviato pericolosamente in angolo da un difensore juventino. Ma al 2’ Platini “accende” Laudrup con un’apertura sulla sinistra, il danese perde l’attimo fuggente e raggiunto dal suo difensore, deve scartare, ma il suo tiro è rimpallato. Finta di Sanchis a Serena in area che accentua la caduta, Pauli fa proseguire. Al 6’ accade l’incredibile: Cabrini lancia splendidamente Laudrup sulla sinistra, scatto dell’ala che supera benissimo Camacho e si presenta solo davanti a Buyo. Ha mille possibilità di tiro, tenta il pallonetto ma lo indirizza sopra la traversa. Era più difficile sbagliare che far gol. Ma non c’è troppo tempo per recriminare. Cabrini al 9’ vendica il compagno. Azione stupenda: Mauro va via in dribbling sulla linea di fondo a destra e poi finisce rasoterra sotto porta, Serena in spaccata non arriva, ma dall’altro versante sbuca in corsa Cabrini che al volo infila la porta. Lo stadio esplode: 1 a 0. E’ già pari il conto con il Real. La Juve appare scatenata, tutta un’altra cosa rispetto alla Juve di Madrid. Anticipo, decisione, iniziative: al 14’ Mauro da destra becca Serena in area, stop di petto e diagonale che Buyo blocca, tuffandosi in avanti. Al 16’ sempre Serena  manca un aggancio in ottima posizione. Ma il Real è in agguato. Butragueno in due minuti crea problemi alla difesa juventina: prima pesca solo Michel sulla destra (il tiro della mezz’ala finisce per fortuna alto), poi decide di andare lui stesso al tiro e questa volta è bravissimo Tacconi a deviare oltre la traversa. Dall’angolo giunge il pallone a Sanchis (spostatosi in avanti), ma lo stopper non riesce a deviare in rete da pochi passi. Bellissima combinazione Laudrup-Serena che ferma il pallone al centro dell’area madrilena e, in girata, spedisce un bel fendente a fil di palo. Buyo vola e blocca. Il Real ora cerca di accentuare la pressione. Fioccano i calci d’angolo a suo favore (sono otto al 32’). La Juve dal suo canto cerca di fare scattare il contropiede che però difetta ancora di precisione nell’ultimo passaggio. Serena ha difficoltà con Camacho, che il tecnico del Real ha spedito su di lui, preoccupato del suo gioco aereo, e Laudrup di vede a sprazzi. Comunque gran bella partita. Al 36’ Bonini si becca un’ammonizione per entrata troppo decisa su Sanchez, un Bonini però mostruoso: è su tutti gli avversari e su tutti i palloni. Al 38’ va a tentare anche la conclusione personale penetrando di forza in area del Real. Buyo blocca, come blocca, un minuto dopo, un diagonale di Manfredonia.  Anche Sanchis viene ammonito per intervento falloso su Mauro al 41’. Tentativo di girata di testa di Serena su lancio di Platini al 44’ e, a tempo scaduto (Pauli incredibilmente da recuperare un minuto e mezzo, non si sa perché), Butragueno su un ennesimo angolo manda un tiro arcuato difficilissimo verso la porta d Tacconi. Il portiere juventino è bravissimo a volare e a deviare.

Si riparte con una lunga azione molto elaborata della Juve. In pratica, dal fischio di Pauli alla ripresa del gioco, si arriva al tiro di Manfredonia senza che gli spagnoli possano metterci piede. Buyo para, ma non trattiene: brivido, ma Michel salva. Ancora Laudrup-Platini di testa a Serena sotto porta con Buyo che vola ad anticipare. Risponde il Real al 5’ con un attacco in contropiede che fallisce all’ultimo istante perché Butragueno, su cross di Michel, non ferma il pallone e permette a Favero di liberare. Anche Chendo viene ammonito per fallo plateale su Serena. Applausi meritati al Real (anche da parte del pubblico bianconero) per un’azione volante Gordillo (centro da sinistra), rovesciata volante di Sanchez dalla linea di fondo e tiro in corsa di Michel appena alto. Platini tenta pure lui la conclusione da lontano, ma il pallone passa mezzo metro sopra la traversa. Siamo al 10’ e la gara è sempre vibrante oltre che, ovviamente, apertissima. Al 14’ combinazione volante Cabrini-Platini-Cabrini con tiro appena impreciso. Il pallone batte sull’esterno della rete. Attacco profondo e veloce di Laudrup sulla sinistra che Camacho deve stroncare con un fallo ad un metro dall’area. Punizione di Platini: su respinta della difesa madrilena tenta il tiro Bonini, Buyo non trattiene e Manfredonia, sulla ribattuta, butta il pallone fuori. Applausi per una Juve che sembra ora stringere i tempi. Ma il Real è sempre pericoloso. Al 20’ palla elaborata bene da Butragueno che passa indietro a Gallego, tiro forte con Tacconi che perde per un attimo il pallone. Balzo del portiere a riconquistare la sfera e calcione involontario di Valdano che era corso su di lui. Bellissima risposta bianconera con Caricola che ferma ottimamente un attacco di Chendo poi serve lungo Platini sulla sinistra che manda la palla sull’altro fronte a Mauro, cross sottoporta per Serena anticipato di un soffio. Scende Salguero libero al 26’ e tenta il tiro da lontano: una legnata che Tacconi respinge a pugni chiusi e Bonini (sempre lui) sradica il pallone dai piedi di Valdano e rilancia. La Juve continua a fallire l’ultimo passaggio anche in situazioni favorevolissime. Affiora la stanchezza e l’ipotesi dei supplementari è sempre più concreta. Gran tiro in corsa di Platini e Buyo stavolta è bravissimo a volare e deviare in angolo. A questo punto (siamo al 36’) Marchesi tenta la carta Briaschi, togliendo dal campo Laudrup. Al 38’ Butragueno torna alla ribalta: triangolazione rapidissima con Valdano e tiro rasoterra che Tacconi blocca in due tempi. Tacconi è bravissimo a deviare un tiro molto ravvicinato di Valdano al 39’, ma è stato l’argentino a fallire clamorosamente l’occasione, visto che si trovava solissimo al centro dell’area bianconera.

Emozioni su emozioni. Al 40’ sembra gol fatto per la Juve: da Serena a Cabrini, cross, ribattuto dalla difesa del Real che viene conquistato da Platini; appoggio a Briaschi che mette al centro, la palla batte su Serena e giunge davanti a Michel che in spaccata tenta la deviazione a rete da due passi, ma Buyo è troppo vicino a lui e devia col corpo il tiro. Cabrini si fa male cadendo fuori campo, ma si rimette subito in piedi, in tempo per vedere Serena insidiare ancora la porta di Buyo che salta agguantando la sfera. Il pubblico incita la Juve ma non c’è nulla da fare; l’ultimo assalto finisce in fuorigioco e Pauli decreta la fine dei novanta minuti. Ci vogliono proprio questi pericolosissimi supplementari.

Si riparte con un’incursione volante di Platini al 2’: il tentativo di girata a rete finisce sul corpo di un avversario che si è buttato tra i piedi del francese. Tiro di Sanchez, su imbeccata di Valdano al 4’. Per fortuna la palla giunge tra le mani di Tacconi. Situazione di pericolo con Michel libero al tiro al limite dell’area bianconera. Caricola gli stoppa il pallone. Grande stanchezza su entrambi i fronti, ma gli juventini sembrano con i riflessi più appannati rispetto agli avversari. Il Real pensa di approfittarne spingendosi un po’ più in avanti, ma la difesa bianconera, con Caricola ancora attaccante, vigila. Il tempo passa inesorabilmente e Pauli fischia il cambio del campo. Si riparte per l’ultimo tempo supplementare con una novità nelle file della Juventus: Vignola ha preso il posto di Mauro. Incredibile, il Real gioca sempre con gli stessi uomini dall’inizio eppure non si può dire che gli spagnoli corrano meno degli avversari, anzi! Al 5’ Vignola tenta di raggiungere con un cross in corsa Serena e Platini, ma il pallone è troppo lungo. Altra sgroppata di Gordillo sulla sinistra, Manfredonia lo stende. Punizione di Gallego che Tacconi respinge con i pugni. Sofferti gli ultimi minuti della gara, con la Juve che risale il campo a furia di falli laterali. Al 9’ Serena mette il pallone in rete ma l’arbitro aveva fischiato per fuorigioco di Briaschi. A questo punto il Real sostituisce Gordillo. La Juve si getta ancora disperatamente in avanti. Ma la parola passa ai rigori che decretano il trionfo del Real. – da La Gazzetta dello Sport del 6.11.1986