04.10.1981

MILAN - JUVENTUS  0-1

Maglia Juventus 1981/82 vs Milan



MILAN - JUVENTUS 0-1

Milano,Stasio San Siro,  04.10.1981

4ª Giornata di Campionato


RETI: 66’ Virdis (J)


MILAN: Piotti, Tassotti, Maldera III; Battistini, Collovati (68’ Antonelli), Baresi F.; Buriani, Novellino, Jordan; Moro (46’ Cuoghi), Romano - All. Radice


JUVENTUS: Zoff, Gentile, Cabrini; Furino (55’ Prandelli), Brio, Scirea; Marocchino (52’ Bonini), Tardelli, Bettega; Brady, Virdis – All. Trapattoni


ARBITRO: D’Elia di Salerno


CLASSIFICA: Juventus p. 8; Fiorentina p. 6; Ascoli, Inter, Roma, Torino p. 5; Avellino, Cesena, Milan p. 4; Bologna, Cagliari, Catanzaro, Genoa e Napoli p. 3; Como p. 2; Udinese p. 1

 

CRONACA: Investito della responsabilità di "salvatore del campionato" già alla quarta giornata, il Milan non è riuscito, malgrado l'evidente e bellissimo impegno, a frenare la corsa della Juventus. Un gol di Virdis, ormai diventato il pericolo maggiore per le difese avversarie, ha chiuso al 66' minuto di gioco una partita interessante, combattuta, fatta più che di manovre corali (le poche a controprova del loro merito le hanno offerte i bianconeri) di duelli aspri, di palloni disputati al limite delle energie, di scatti rabbiosi. Il Milan di Radice ha impostato la gara sul ritmo, forzandolo anche in previsione di una logica stanchezza degli avversari dopo il mercoledi di Coppa. 

La Juventus ha risposto senza problemi, salvo qualche momentanea flessione dei singoli, e cambiando marcia nel finale quando soprattutto l'ingresso di Bonini al posto dell'affaticato e acciaccato Marocchino e quello di Prandelli in luogo di Furino, uscito malconcio da una mischia, hanno permesso alla squadra di avere come un motore nuovo proprio per rispondere al previsto serrate rossonero. L'impressione più evidente è di un controllo della gara da parte della Juventus. Molto "lottata", come si è detto, la partita ha offerto pochi brividi sotto porta, ma tutti per Piotti. Dino Zoff ha dovuto mostrare il suo valore solo in alcune uscite alte, su palloni che nelle intenzioni milaniste erano diretti a Jordan, ma senza successo. Di fronte ad una Juventus "squadra" sia nella formazione iniziale che in quella diversa maturata attraverso i cambi, il Milan ha cercato tutte le strade, ma non ha avuto sufficiente forza d'urto. Se Buriani con il suo dinamismo ha tenuto sotto pressione Cabrini impedendogli di avanzare con l'abituale frequenza, se Novellino ha impegnato a fondo Gentile, Brio ha dominato Jordan sul quale bisogna fare solo una doverosa riserva: è in buone condizioni come insiste a dire Gigi Radice, oppure risente ancora di acciacchi vecchi e nuovi? In attesa di conoscere magari il vero Jordan, Brio ha domato "questo scozzese" sui palloni alti facendo valere non solo il peso ma il senso della posizione ed il tempo dello stacco.

 E' stata la chiave di volta, anche psicologica della, partita. Il pubblico rossonero voleva in Jordan il finalizzatore di tutte le speranze: vederlo frenato, annullato, è stata la prima botta. Il resto lo ha fatto la tranquillità della Juventus. Che dall'altra parte del campo - contro la difesa milanista - si è fatta valere tanto da limitare tipi tosti come Collovati, Tassotti, Maldera e Franco Baresi. La partita si è iniziata su toni rabbiosi, ma non cattivi. Subito Piotti ha dovuto intervenire di pugno su Bettega, quindi Baresi ha dovuto opporsi alla staffilata successiva di Virdis. 

D'Elia prendeva a distribuire ramanzine a Gentile e Novellino, Brady impegnava a sua volta Piotti con una punizione bassa. La Juventus attaccava anche con Scirea. poi Jordan doveva retrocedere in difesa per fronteggiare Brio. Dopo venti minuti Radice cambiava le marcature iniziali, con una decisione discutibile che toglieva Battistini dal centrocampo per metterlo a guardia di Bettega. con Tassotti su Marocchino. Collovati sempre su Virdis. Maldera più avanti nella zona di Tardelli e a disagio nella veste di centrocampista. Veniva ammonito Gentile (il secondo cartellino giallo sarà per Tassotti) e alla mezz'ora Marocchino offriva uno stupendo show volando palla al piede per 40 metri, portandosi appresso un nugolo di maglie rossonere (quelle di Baresi. Tassotti, Moro, Romano) prima che Buriani riuscisse a frenarlo. Ancora una bella botta di Virdis deviata in angolo, una staffilata di Marocchino fuori di poco, poi si vedeva finalmente nel suo numero migliore Jordan con una bella deviazione di testa alta di poco. Il Milan iniziava la ripresa con Cuoghi al posto di Moro, per dare più vivacità al centrocampo. La Juve aveva un momento di difficoltà , Brio prima di testa e poi di pancia si opponeva alle conclusioni di Jordan e Romano. Tirava alto Cuoghi, usciva Marocchino ed entrava Bonini, portava un affondo Maldera e dalla successiva mischia usciva malconcio Furino e lasciava il posto a Prandelli. I bianconeri ripartivano con slancio e al 21' andavano in gol. Tardelli andava sul fondo a sinistra, del fronte offensivo, rientrava in dribbling e centrava dalla parte opposta dove Prandelli rilanciava. Ancora Tardelli di testa, oltre il secondo palo, schiacciava al centro: Bettega sfiorava appena il pallone. Virdis batteva centralmente basso e infilava. I rossoneri protestavano sostenendo la posizione di fuorigioco di Tardelli sul secondo tocco, ma dalla tribuna è parso che la mezzala si sia avventata sulla palla e non l'abbia attesa a fondo campo. La rabbiosa reazione del Milan non aveva esito. Era ancora la Juve, amministrando il gioco con serenità , a dimostrare il buon diritto alla vittoria.