1983/84

Scudetto e coppa

Maglia Juventus 1983/84
Maglia Juventus Trasferta 1983/84

Dopo la terribile delusione di Atene, la Juventus comincia una nuova stagione nel segno del rinnovamento e dei grandi addii: dopo undici anni di militanza in bianconero, lascia il calcio Dino Zoff, a quarantun’anni. Con lui si ritirano anche Beppe Furino (a cui Trapattoni concede 3 presenze per permettergli di fregiarsi dell’ottavo scudetto) e Roberto Bettega e la Juve si trova a dover cercare di non farli rimpiangere:  in porta arriva dall’Avellino Stefano Tacconi, accompagnato dal centrocampista Beniamino Vignola, mentre in attacco arriva Penzo. Insieme ai “vecchi” Zoff, Furino e Bettega, partono anche Marocchino e Galderisi che va in prestito al Verona. La squadra sembrerebbe dover faticare prima di amalgamarsi bene, invece fin dalla prima partita si capisce quanto forte sia la nuova Juventus ancora nelle mani del sapiente Trap: 7-0 all’Ascoli con doppiette di di Rossi, Platini e Penzo, risultato bissato al primo turno della Coppa delle Coppa ai danni del Lechia Danzica. 

Tutti sono avvisati, prima la Roma Campione d’Italia. E saranno proprio queste due formazioni a bissare il duello dell’anno prima, brillanti delle stelle di Platini e Falcao che segnano l’intera stagione delle rispettiva squadre. Dopo cinque giornate di campionato, Juventus ha 9 punti e la Roma 8, si lotta partita dopo partita, punto si punto. 

Ancora una volta il derby, però, sembra cambiare in negativo la stagione della Juve che prima perde col Torino e poi con la Sampdoria dell’ex Brady che espugna il Comunale con un calcio di rigore. La Roma fugge a tre punti, ma la Vecchia Signora non molla e riesce a rimontare lo svantaggio: lo scontro diretto a Torino, il 4 Dicembre, è ancora una  volta spettacolo puro. 

La Roma va in vantaggio con Bruno Conti e chiude in vantaggio il primo tempo, esattamente come un anno prima e come un anno prima nel secondo tempo la Juve reagisce e ribalta il risultato grazie a Platini e Penzo, prima che al novantesimo il bomber giallorosso Roberto Pruzzo fissi il risultato sul 2-2.

Il duello continua fino a Natale, quando la Juventus allunga e va al comanda solitario senza lasciarlo più fino a fine campionato, la Roma arriva seconda staccata di due punti.

La stagione si conclude il 16 Maggio 1984 con la finale di Coppa delle Coppe disputato a Basilea, dove la Juve sconfigge il Porto per 2-1 grazie ai gol di Boniek e Vignola e porta a casa uno dei trofei europei che ancora mancava nella bacheca…la corsa verso la Coppa dei Campioni è aperta.

Michel Platini contrastato dall'avellinese Vullo

La nuova maglia 1983/84 vede il ritorno della coccarda tricolore, simbolo della vittoriosa finale di coppa italia contro il Verona. La maglia, pur conservando le caratteristiche generali dell'anno precedente, ha cucite sul petto due stelle e la coccarda tricolore in materiale simile alla plastica ( vedi foto a destra ). Queste caratteristiche vengono conservate fino alla decima giornata di campionato.  Nella partita casalinga contro la Roma campione d'italia,  le due stelle sono ridimensionate e racchiuse in una "scatolina" rettangolare mentre la coccarda è in tessuto ( foto in alto ). 

Ulteriore modifica si nota nella larghezza dello sponsor ariston. Sempre ricamato sulla maglia, occupa ora uno spazio equivalente a cinque righe verticali della maglia.  Novità anche nella parte posteriore delle divise. 

Il numero, sempre di panno e cucito sulla maglia, è visibilmente più lungo rispetto alle stagioni passate. "La leggenda" narra che questa modifica sia stata richiesta direttamente da Michel Platini; modifica che, abbinata al fatto di indossare la maglia sempre fuori dai pantaloncini, serviva per slanciare e "armonizzare" la sua figura.

 

Dopo tredici anni la Juventus abbandona il blu a favore del giallo per la seconda maglia. La maglia gialla con bordi blu ( i colori del gonfalone di Torino ) verrà mantenuta fino a metà degli anni novanta. Le caratteristiche sono le stesse della prima maglia con una variazione di colore naturalmente: lo sponsor ariston, il numero, i polsini ed il colletto sono blu. Proprio nel colleto la scollatura è coperta da un "triangolo" blu. La maglia è stata usata in poche occasioni tra le quali le trasferte di Udine ed Ascoli.